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Quattro film di Joris Ivens : Il ponte = The Bridge - *Nuove terre = New Earth - Power and the land - Pioggia = Regen

N° associato: 6200 Formato VHS


 

1 videocassetta (VHS)

Abstract: Scheda Cinenciclopedia e Fondazione Ivens (in inglese)

QUATTRO FILM DI JORIS IVENS THE BRIDGE: Nel 2004 Eric Steel e la sua troupe, armati di cineprese, hanno tenuto d'occhio il Golden Gate Bridge per documentare un fenomeno drammatico che riguarda il ponte di San Francisco, una delle mete preferite dai suicidi, riuscendo a filmare gran parte delle 24 persone che solo in quell'anno (ma in tutto sono più di 1000) hanno preso la "scorciatoia per l'altro mondo". Lisa, Gene e Philip sono i principali protagonisti di The Bridge, ma non sono loro a parlare, bensì i familiari e gli amici intervistati dal regista. Si ha così un quadro esauriente e complesso delle fragili personalità di ragazzi che hanno fatto il salto di 4 secondi a 190 km/h, decidendo di togliersi la vita per porre fine alle loro sofferenze. Gene continuava a dire a tutti che si sarebbe ucciso, ma nessuno lo prendeva sul serio; Lisa aveva una grave forma di schizofrenia, entrava e usciva dalle cliniche per malattie mentali; Philip sentiva che il suo corpo era la sua prigione, e prima di buttarsi ha fatto delle foto dal ponte per lasciare una testimonianza della sua prospettiva. Kevin è l'unico che può raccontare cosa si prova; soffre della sindrome bipolare e sa che non guarirà mai. Voleva suicidarsi ma non ce l'ha fatta (una foca l'ha tratto in salvo); nella caduta ha riportato diverse fratture ed è andato persino in coma. Ora, davanti alle telecamere, giura che non lo farà più. Tra un'intervista e l'altra Steel ritrae il ponte attraverso la nebbia, quasi fosse la barca di Caronte, e mostra le cadute spesso riprese da vicinissimo tanto da far vedere i volti delle persone un attimo prima del tuffo mortale. L'operazione in sé è encomiabile, perché porta alla luce un problema vero - la mancanza di barriere anti suicidio - e commemora la morte di tutti gli scomparsi (i disperati, gli "outsider" della società, gente con il male di vivere) che l'opinione pubblica ha preferito dimenticare. Ma purtroppo allo stesso tempo solleva il dubbio sulla sua autenticità, talmente sottile è in questo caso il confine tra l'informazione e la speculazione. NEW HEARTH TRAMA: J. Ivens comincio' alla fine degli anni '20 a filmare materiale per un documentario sul prosciugamento del golfo dello Zuiderzee ( a sud dell' attuale Waddenzee) e la costruzione di una diga ( Isselmeer Dam, di 33 Km), che permisero di togliere al mare quasi 250.000 acri di terreno coltivabile. I lavori per la diga cominciarono nel 1920 e si conclusero nel 1932. TOWER AND THE LAND TRAMA: Una famiglia di contadini americani al centro del racconto dell'elettrificazione delle campagne. Documentario propagandistico del New Deal roosveltiano. REGEN TRAMA: Cinepoema muto senza didascalie, girato ad Amsterdam, “sui valori visibili dell'atmosfera”, su una giornata di pioggia con una successione cronologica naturale, ma senza continuità spaziale, costruita ad arbitrio in montaggio. Film antinaturalistico, ma non astratto, uno dei primi di J. Ivens (1898-1989), influenzato dalle teorie della Bauhaus e dell'avanguardia storica degli anni '20, ma anche, nel montaggio e nella scelta degli angoli di ripresa, dai cineasti sovietici. Presentato al 1° Congresso internazionale del cinema indipendente di La Serraz. Nel 1932 Helen Van Dongen ne curò un'edizione sonorizzata con musiche di Lou Lichtveld.

1 Copia

Collocazione: collocato alla I (Ivens), VHS Solo consultazione

 


 
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